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I Love Lucca Comics & Games: la recensione del docu-film che incanta

16-11-2025 11:57 - Film, Recensioni
Lo scorso 12 novembre mi sono recato alla proiezione del docu-film di Manlio Castagna dedicato alla fiera più importante d’Europa: Lucca Comics & Games.

Lo scopo del regista con I Love Lucca Comics & Games era quello di trasporre sul grande schermo una fiera già enorme, ricca di emozioni e di persone.

Personalmente ho trovato la pellicola piacevole e scorrevole: evoca le migliori sensazioni che solo Lucca Comics sa regalare. È un docu-film girato senz’altro con molto amore e desiderio di raccontare la manifestazione, forse anche troppo.
La volontà di far apparire tutto forzatamente bello, con pochi punti di vista, rende la fiera quasi un paradiso utopistico. Ovvio che non avrei voluto ascoltare persone lamentarsi delle code — perché, piaccia o meno, fanno parte dell’esperienza — ma avrei apprezzato un gusto dolceamaro che rendesse la trasposizione un po’ più realistica.
Tuttavia, per quanto non rispecchi del tutto l’umore generale dell’utenza, non credo che il film distorca la realtà.

Quello che però mi sono chiesto fin dall’annuncio di questa pellicola prodotta da I Wonder Pictures è: a chi è rivolto I Love Lucca Comics & Games?
La risposta rimane poco chiara.
Per il regista Manlio Castagna il film è rivolto sia a chi partecipa abitualmente alla fiera, sia a chi non l’ha mai visitata.
Quello che posso dire io, nella mia umile visione soggettiva, è che da partecipante il film risulta piacevole, emozionante e rievocativo; in altri momenti, però, ho provato un po’ di disagio per il modo in cui è stato trattato il tema del cosplay. Non attribuisco la colpa esclusivamente al regista — magari c’è stata anche un po’ di complicità da parte dei cosplayer — ma ho percepito la volontà di rimarcare una discriminazione che, per come è mostrata, sembra riportarci ai primi anni 2000.
Per carità, queste tematiche sono ancora attuali, ma nel film sembra quasi che la totalità dei cosplayer o degli utenti più “nerd” sia discriminata 24 ore su 24 per la propria “stranezza”. Devo dire che questa è forse l’unica cosa che mi ha dato realmente fastidio.
Ho invece apprezzato, nello stesso contesto, l’idea del sentirsi più al sicuro, quasi in una dimensione familiare, all’interno della cinta muraria di Lucca.

Vado a Lucca Comics da quasi vent’anni, fin dalla tenera età, e posso dire che è estremamente raro trovare un evento con così tante persone e, allo stesso tempo, così tanto rispetto reciproco. Persone con cui condividi una nottata in fila, con cui riesci a iniziare una conversazione dal nulla. Un clima effettivamente familiare con perfetti sconosciuti.

Secondo me chi non è fan della fiera può comunque trovare il film godibile e scorrevole, e potrebbe essere incuriosito dall’idea di scoprire Lucca Comics dal vivo — sempre che abbia deciso di andare al cinema.
La tempistica della proiezione, così a ridosso della fiera, potrebbe non essere stata un vantaggio.
Se è vero che conviene battere il ferro finché è caldo, in questa circostanza sarebbe stato forse meglio programmare una proiezione a inizio 2026, per dare un po’ di “fuoco” ai mesi più spenti dell’anno.
Se una persona non è stata a Lucca due settimane prima dell’uscita del film perché non conosce l’evento, difficilmente andrà al cinema per scoprirlo, soprattutto se la promozione avviene quasi esclusivamente attraverso i canali ufficiali della fiera.

Per il resto trovo la resa tecnica ottima, e penso che l’intento di suscitare emozioni positive sia riuscito. Spero davvero che questo docu-film diventi fruibile a un pubblico più ampio.

Vorrei comunque ringraziare Manlio Castagna e I Wonder Pictures per la realizzazione di questo viaggio che, seppur con qualche mancanza e la mia nota negativa sui cosplayer, è stato comunque bello ed emozionante, e talvolta mi ha fatto luccicare un po’ gli occhi.
Il mio consiglio, per chi non lo ha visto, è di recuperarlo se e quando sarà possibile.
Se volete avere il mio voto: 8,5